NEW YORK: migliaia di ebrei in piazza

Ecco la foto di una manifestazione a New York, dove migliaia di ebrei si sono dati appuntamento in strada per protestare contro la strage di palestinesi compiuta in questi giorni di guerra intensa nella Striscia di Gaza:

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Gli orizzonti degli insegnanti 

Gli insegnanti sanno essere flessibili in classe e fuori. Sono aperti a nuovi approcci e sanno adattare le regole per far fronte alle diverse situazioni. Se devono cambiare rotta lo fanno senza problemi. Se sorgono difficoltà con un alunno o con la classe, cambiano l'approccio, utilizzando un ampio repertorio di tecniche e di metodi di insegnamento. Sanno anche abbandonare il piano programmato della lezione tornandovi successivamente, per cogliere gli imprevisti, per approfittare di un'opportunità inaspettata o per seguire qualcosa verso cui gli allievi mostrano particolare interesse.

Neurocomic, il nostro cervello è un'Odissea a fumetti


L'autore è Matteo Farinella, neuroscienziato 30enne di base a Londra. Con la collega Hana Ros ha realizzato un romanzo grafico per raccontare cosa succede nella nostra mente. Un viaggio attraverso mondi sconosciuti dove si fanno strani incontri. Il cane di Pavlov, per esempio...

NEL MEZZO del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura... fatta di neuroni. È un viaggio in stile Divina Commedia quello del protagonista di Neurocomic, il graphic novel scritto dal Matteo Farinella, neuroscienziato 30enne con la passione del fumetto: "Sono nato a Bologna ma da oltre sei anni vivo a Londra. Dopo aver studiato biologia in Italia ho deciso di specializzarmi con un dottorato in neuroscienze alla Universtiy College London", racconta Matteo. "Ultimamente la mia passione per il disegno ha preso il sopravvento e, una volta concluso il dottorato, ho deciso di dedicarmi alla divulgazione scientifica a fumetti".
Il malcapitato protagonista di Neurocomic (Rizzoli Lizard, pp. 144 b/n, euro 16) deve trovare la via d'uscita dal cervello in cui è stato catapultato, attraversando mondi pieni di insidie tra creature dall'aspetto bizzarro. A fargli da Virgilio nel delirio della nostra mente, i pionieri delle scienze neurologiche: dal primo studioso del cervello, Santiago Ramòn y Cajal, a Camillo Golgi, il premio Nobel italiano che scoprì un metodo per colorare pochi neuroni per volta riuscendo così a osservare la loro complessa ramificazione. E poi, tra le altre guide di questo allucinante viaggio, Alan Lloyd Hodgkin e Andrew Huxley, Luigi Galvani ed Eric Kandel. E troviamo anche Ivan Pavlov e il suo famoso cane che ci spiegano il meccanismo del "condizionamento": "Durante la scrittura", continua il fumettista scienziato, "pensavo molto ai grandi classici di 'viaggio': oltre alla Divina Commedia, l'OdisseaI viaggi Di GulliverAlice nel paese delle meraviglie. Sono tutti esempi in cui un eroe, spesso reticente, va alla deriva tra sogno e realtà e ne esce arricchito, più saggio e istruito. Questa sembra la struttura più efficace quando un autore vuole 'insegnare' qualcosa al lettore, senza risultare arrogante o paternalistico". 
Anche perché introdurre un "comune mortale" al complesso mondo della mente umana non è certo una missione facile. Anzi. A un profano, solo leggere i titoli dei cinque capitoli in cui è suddiviso il volume - morfologia, farmacologia, elettrofiosiologia, plasticità e sincronicità -, fa venire il malditesta. Insomma, parlare di cellule granulari, dentriti e assoni in un fumetto, sembra una mossa un po' azzardata: "È vero ma una volta cominciata la scrittura di Neurocomic mi è sembrata un'idea quasi ovvia. Le neuroscienze sono un campo ancora relativamente inesplorato ma molto affascinante, che negli ultimi anni sta richiamando sempre più attenzione. Allo stesso modo il fumetto è un'arte giovane, che solo negli ultimi 20-30 anni ha cominciato a trattare temi più complessi, ma rimane comunque molto popolare e di facile lettura", spiega Matteo che ha realizzato il libro insieme a un'altra neuroscienziata, Hana Ros. "Inoltre immagini e metafore da sempre sono essenziali nella divulgazione scientifica. Quindi credo che il fumetto sia il mezzo ideale per visualizzare argomenti complessi come quelli scientifici. Spero di vedere sempre più esperimenti in questa direzione nei prossimi anni".

 

GAZA: IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

Le vittime palestinesi, quasi tutte civili inermi, in grandissima parte bambini, hanno ormai raggiunto e superato quota mille. I morti israeliani sono poche decine, tutti militari. Per non parlare dei feriti e degli sfollati, che sono diverse migliaia tra la popolazione di Gaza.  In sostanza, si va delineando un eccidio di massa che non sarebbe eccessivo o fuori luogo rappresentare nei termini agghiaccianti di un “genocidio”, e la cosiddetta comunità internazionaletace e latita. Il silenzio e l’indifferenza del mondo sono addirittura più terrificanti dei massacri e delle carneficine che Israele sta compiendo nella Striscia. 
La cosiddetta “diplomazia internazionale” che, tradotto in un linguaggio meno ipocrita, è la difesa degli interessi delle cancellerie occidentali, sta assistendo alle stragi senza muovere un dito solo perché Israele costituisce un caposaldo del “mondo occidentale”, cioè un bastione dell’imperialismo economico-militare delle superpotenze occidentali. Tutte le massime istituzioni mondiali tacciono.
 Oggi i Palestinesi di Gaza sono gli ultimi tra gli ultimi, gli esseri più deboli ed indifesi, la parte più derelitta, reietta e sventurata dell’umanità.

ONU: possibili crimini di guerra a Gaza.Intanto Kerry arriva in Israele.

Intanto la situazione a Gaza rimane drammatica. La Striscia continua a essere bombardata da terra, mare e aria. Mentre numerosi razzi sono stati lanciati sul centro e il sud di Israele. A cercare una mediazione diplomatica nel conflitto  arriva a Tel Aviv Il segretario di Stato Usa, John Kerry, atterrando all’aeroporto Ben Gurion dove le compagnie americane ed europee hanno sospeso i voli. Kerry avrà incontri con il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, con il presidente dell’Anp, Abu Mazen, e con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. C’è stato «qualche passo avanti» verso il cessate il fuoco a Gaza ma c’è ancora bisogno di lavoro. La mediazione diplomatica è molto complessa.

Nuovo raid su un ospedale, un morto ad Ashqelon

Secondo il bilancio fornito dalle autorità palestinesi le vittime sono 644 (tra cui 161 bambini, 66 donne e 35 anziani) e 4030 i feriti. Da parte israeliana le vittime sono 31 di cui 2 civili. Inoltre un manovale thailandese è stato ucciso nella zona di Ashqelon da un colpo di mortaio sparato da Gaza da miliziani palestinesi. Lo riportano i media israeliani, secondo cui sulla stessa zona sono stati intercettati cinque razzi dal sistema Iron Dome. La Striscia intanto continua ad essere bombardata. Ed è saltata anche una tregua umanitaria chiesta dalla Croce Rossa internazionale a Sajaya per portare aiuto ai feriti. La battaglia è divampata mentre attorno a Sajaya ingenti squadre di soccorso attendevano il permesso di entrare nel rione per recuperare corpi e sgomberare detriti. Ma non lontano dai soccorritori sono esplosi colpi di artiglieria israeliani che li hanno obbligati ad allontanarsi. Israele ha anche attaccato l’ospedale Wafa che, afferma, viene utilizzato da Hamas per sparare razzi. Nei giorni scorsi, l’edificio è stato colpito da alcune granate, ma non è chiaro se sia già stato del tutto evacuato. Secondo quanto riferito dai funzionari del ministero delle Finanze e dell’esercito israeliano i primi dieci giorni dell’offensiva israeliana «Margine protettivo», iniziata l’8 marzo, sono costati allo Stato ebraico 2 miliardi di sicli, pari a 585 milioni di dollari.

Gaza, l'attacco continua: morti 342 palestinesi, cinque israeliani uccisi

approfondisci la questione arabo israeliana, leggendo i file disposti in alto a destra della pagina

GAZA CITY - In meno di 48 ore, da quando Israele ha lanciato l'invasione via terra nella Striscia di Gaza, sono stati uccisi 110 palestinesi. Il bilancio di 12 giorni di offensiva israeliana, è salito a 342, 47 solo oggi. Morti tra intensi raid aerei e bombardamenti sia da mare che da terra. Oltre 60 persone hanno perso la vita ieri. Secondo le autorità mediche di Gaza, il numero dei feriti dall'inizio delle ostilità è arrivato a 2.390. L'80% dei caduti sono civili. 

Le vittime israeliane sono cinque in tutto, la prima uccisa due giorni fa, un uomo oggi è stato colpito da un razzo sparato dai militanti palestinesi di Gaza. I componenti della sua famiglia, due donne e due bambini, sono stati feriti, l'ordigno è caduto vicino Dimona in un insediamento di beduini nel Neghev. Due militari israeliani sono invece morti colpiti da un missile anticarro durante l'offensiva militare dello Stato ebraico nella Striscia. Un soldato
è caduto sotto "fuoco amico". Gli scontri non si fermano. Ma uno spiraglio si è aperto.

Il presidente dell'Anp, Abu MAzen, e il leader dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, in esilio in Qatar, avranno un incontro domani a Doha per discutere i termini di un cessate il fuoco sulla base di una nuova proposta di mediazione egiziana. L'Egitto di Abdel Fattah Sisi continua cercare il dialogo, la nuova offerta include, tra l'altro, il rilascio di prigionieri di Hamas. Le altri parti dell'intesa puntano a garantire la sicurezza di Israele grazie all'assistenza di partner internazionali e l'allentamento dell'embargo della Striscia di Gaza con la possibile riapertura dei valichi.

QUATTRO BAMBINI UCCISI MENTRE GIOCAVANO SULLA SPIAGGIA

gaza-bambini-uccisi-spiaggia-quattro-videoL’esercito israeliano ha avviato un’indagine dopo che quattro bambini che giocavano sulla spiaggia, sono stati uccisi Mercoledì da un colpo sparato da una delle sue navi. Un team di TF1 (televisione francese) ha filmato la sparatoria . Come annunciato Martedì da Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, l’esercito di Israele ha intensificato le sue operazioni moltiplicando i raid aerei ed i bombardamenti dal mare.In totale, una ventina di palestinesi sono stati uccisi (più di 220 dall’inizio dell’operazione “barriera protettiva” la scorsa settimana, mentre un civile israeliano è stato ucciso Martedì). Su richiesta delle Nazioni Unite, Israele ha rispettato una tregua per “scopi umanitari” di sei ore giovedì tra le 10 e le 15 ore locali. 

55mila sfollati. Cresce, intanto, il numero dei palestinesi di Gaza sfollati negli edifici dell'Unrwa (l'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi). Stamane è salito a 55 mila unità. Solo ieri erano stimati in 35-40 mila. Israele ha ordinato agli abitanti di due campi profughi nella zona centrale di Gaza, al Maghazi e Nusseirat, di sgomberare le proprie abitazioni per non restare coinvolti in futuri combattimenti. Lo ha riferito la radio militare.

Hamas: "Entriamo in Israele". Da giovedì sera migliaia di uomini delle forze armate israeliane sono impegnati in un massiccio attacco di terra a Gaza. Un'escalation dell'operazione "Protective Edge" che in poco più di 25 ore aveva fatto quasi 60 morti, tra i quali un neonato di cinque mesi e tre bambini uccisi dai colpi dei tank israeliani fra le città di Beit Hanun e Beit Lahiya. Hamas ha gà promesso vendetta e oggi ha diramato un annuncio più che bellicoso: "I nostri uomini sono penetrati in territorio israeliano e combattono dietro le linee nemiche", ha dichiarato in una trasmissione radio un esponente del braccio armato di Hamas, Brigate Ezzedin al-Qassam. 

"Ucciso un terrorista". Il ministro per la Sicurezza pubblica israeliano, Yitzhak Aharonovitch, non ha confermato ma ha dichiarato che un commando di miliziani di Hamas si è scontrato con i soldati israeliani lungo la frontiera, che hanno ucciso "un terrorista" che ha cercato di infiltrarsi in territorio israeliano dalla Striscia. Lo riferisce la Radio militare secondo cui l'obiettivo era quello di "fare una strage in un villaggio di frontiera israeliano". Ci sarebbero anche quattro soldati di Tel Aviv feriti.

L'asino-bomba. La scorsa notte, intanto, un attentato con un asino carico di esplosivo è stato sventato a Rafah (a sud di Gaza) da militari israeliani. Quando hanno visto l'animale che si avvicinava verso di loro i soldati si sono insospettiti ed hanno fatto fuoco facendo esplodere l'ordigno. Lo riferisce il portavoce militare israeliano secondo cui già in passato i palestinesi hanno fatto ricorso ad asini e cavalli per attaccare con ordigni esplosivi i soldati di Israele.

Diplomazia al lavoro. Nel frattempo, continuano gli sforzi internazionali per porre fine alla crisi, che rischia di degenerare ulteriormente. Oggi, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, arriverà in Israele per cercare una soluzione insieme allo Stato ebraico e il segretario di Stato americano, John Kerry, volerà al Cairo. Ieri il presidente Usa, Barack Obama, aveva formalmente supportato il diritto all'autodifesa di Israele, ma aveva anche avvisato sui rischi di una possibile escalation a Gaza. L'Egitto, però, fa sapere tramite il ministro degli Esteri Sameh Shukri di non pensare di rivedere la sua proposta per la tregua, presentata a Israele ed Hamas e rigettata dalle parti.

Già 1663 razzi da Hamas.
 Sono stati 1663 i razzi lanciati da Gaza su Israele dall'inizio delle ostilità. Lo ha detto il portavoce militare dello Stato ebraico spiegando che circa 1,247 sono caduti nel sud, nel centro e nel nord del paese, mentre 346 sono stati intercettati dall'Iron Dome. Dei 160 tirati dalla Striscia dall'avvio dell'operazione terrestre, il 33% è partito dal nord, il 24% da Gaza city, il 24% dal distretto di Deir al-Balah nel centro, il 10% da Khan Yunis nel sud e l'8% da Rafah, ancora più a sud.

 

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Approfondimento del giorno

Le scie chimiche

Se alzando gli occhi al cielo anche voi vi siete chiesti cosa fossero quelle scie bianche lasciate dagli aerei. Se anche voi non credete alla versione ufficiale secondo la quale sono semplicemente scie di condensa. Se anche voi temete che quelle scie bianche facciano parte di un progetto preciso dei governi mondiali, ma ancora misterioso. Se anche voi vi fate certe domande, allora siete nel posto giusto. recentemente è stato stabilito ufficialmente che si tratterebbe di diossido di azoto, gas che come l’anidride carbonica può danneggiare il clima e che è contenuto nelle scie degli aerei in quantità al momento non ben precisata. In particolare pare che queste scie creino un “effetto coperta” che tendono ad allargarsi in una nuvola indistintaimpedendo il raffreddamento notturno della terra.
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