Grammatica italiana

La comunicazione

Ogni essere vivente entra necessariamente a contatto con altri esseri, scambia con essi vari messaggi sulla spinta delle cause più disparate  e con gli scopi più diversi.

L’essere vivente attraverso la comunicazione svolge tutte le funzioni connesse alla sua esistenza. Tali scopi e tali cause sono fondamenti stessi della sua esistenza.

Se non comunicasse non potrebbe svolgere le funzioni legate alla sua condizione .

Vivere, insomma, è comunicare e, allo stesso tempo comunicare è vivere.

La capacità di comunicare è frutto di un’esigenza naturale ed è una capacità innata.

 

Gli uomini e gli animali la possiedono istintivamente e la realizzano, in modo diversi ma prefissati dal patrimonio genetico della specie di cui fanno parte, mediante i segni.

I SEGNI sono le manifestazioni che l'uomo elabora per comunicare con i propri simili; l'uomo è capace di creare messaggi di ogni tipo e ogni complessità; messaggi che superano enormi distanze nello spazio  e che durano nel tempo.

Esistono diversi tipi di segni: ACUSTIVI; VISIVI; TATTILI; OLFATTIVI; GUSTATIVI.

Tutti i segni hanno però una caratteristica in comune: sono tutti un'intima fusione di un elemento fisico-materiale e di un elemento concettuale-astratto.

 Uno degli aspetti più evidenti del linguaggio umano è la produzione di suoni.

Gli organi articolatori, coinvolti nella produzione dei suoni, sono:i polmoni, i bronchi, la  trachea, la  laringe, la glottide (=corde vocali), la faringe (ugola), la cavità orale (lingua, palato e velo, alveoli, denti, labbra) e la  cavità nasale.

i polmoni che, come mantici, producono un flusso d’aria e lo immettono nei bronchi e nella trachea;

la laringe (parte superiore della trachea), in cui si trovano le corde vocali, che vibrando producono le vocali e danno sonorità alle consonanti;

la cavità orale, cioè la bocca, dove vari organi (la lingua, il palato, il velo palatino, le labbra, i denti) restringono o interrompono il flusso d’aria generando le consonanti. La lingua, vibrando, permette di articolare le consonanti laterali e vibranti come elle o erre; accostandosi al velo palatino (o palato molle, la parte posteriore del palato che termina con una specie di linguetta, l’ugola) e al palato duro (la parte anteriore) permette di articolare rispettivamente le consonanti palatali come ci di ceci o gi di getto; appoggiandosi ai denti genera le consonanti dentali come di o ti. Le labbra, accostandosi o chiudendosi, conferiscono suono labiale a suoni come bi o emme;

la cavità nasale, che conferisce suono nasale a vocali e consonanti.


L’uomo è in grado di emettere un gran numero di suoni ma soltanto alcuni gli servono per comunicare con i propri simili.

Tanti altri suoni non rientrano nel sistema organizzato di suoni proprio di una lingua.

 Dobbiamo perciò distinguere: aspetto fisico della produzione dei suoni;aspetto organizzativo.

 

La FONETICA è la disciplina che si occupa dell’ aspetto fisico dei suoni di una lingua: come sono fatti e come sono prodotti.

La FONOLOGIA studia il modo in cui questi suoni sono organizzati e come funzionano nella struttura di una determinata lingua.

 

FONETICA: foni (suoni nell’aspetto fisico)

FONOLOGIA: fonemi, suoni distintivi di una lingua, cioè quei suoni che permettono di distinguere una parola dall’altra.

 

Anche il semplice cambiamento di un fonema in una parola può produrre un mutamento di significato.

 ü  Osserva l’esempio: CANE   LANE   NANE PANE RANE …

 

SI definiscono grafemi i segni che ci servono per scrivere quei suoni. Essi servono per rendere visibile ciò che l’orecchio percepisce sotto forma di suono.

 

Combinando in modo diverso i fonemi e i grafemi (attraverso la scrittura) otteniamo parole diverse che